IL MUSEO SI RACCONTA



IL MUSEO SI RACCONTA
“E’ il 13 aprile. I treni Torino Pinerolo adducono i nuovi allievi alla Scuola di Cavalleria. … anch’ io, ormai brizzolato, scendo dal treno con la famiglia e ritorno a Pinerolo, dove tanti ricordi della mia giovinezza si ridestano. Come passa il tempo!!
…..quando sono rientrato alla Scuola, quando ho rivisto i locali a me già noti , ho provato una emozione vivissima....il circolo Ufficiali è lo stesso di allora, ma molto più elegante nel mobilio e arricchito di nuove e bellissime coppe vinte da cavalli della Scuola da diversi concorsi…”.
Sono alcuni passi di un articolo del 1908, scritto dal Tenente Luigi Guarini Matteucci e pubblicato lo stesso anno sulla Rivista di Cavalleria e intitolato “Impressione di un Tenente anziano”, nel quale, l’Ufficiale descrive il suo ritorno alla Scuola di Cavalleria in Pinerolo dopo 15 anni e descrivendo minuziosamente la Scuola e i suoi locali fornisce una ulteriore preziosissima testimonianza.
Oggi come allora, negli stessi locali che hanno visto l’avvicendarsi di intere generazioni di Cavalieri, il Museo è attento custode dei loro cimeli e dei loro valori.
Nei locali che furono quelli del Circolo Ufficiali menzionato nell’articolo, viene ospitata la Sala “Coppe e Trofei” nella quale sono custodite le stesse coppe e gli stessi trofei che Guarini Matteucci ammirò nel lontano 1908.